L’Analisi Transazionale rappresenta l’approccio a cui faccio riferimento nel mio lavoro. Nell’AT ho trovato un modello teorico chiaro, strumenti pratici e strategie appropriate di intervento per impostare il trattamento, formulando ipotesi diagnostiche e conducendo il lavoro clinico sulla base di contratti concordati e condivisi con la persona. Questa procedura è rispettosa della libertà dell’altro di compartecipare al suo percorso di cambiamento.
La cosa che trovo molto in sintonia con me è la visione dell’uomo non deterministica in cui la persona ha la possibilità di cambiare, di ridecidere la sua vita. Tengo sempre presenti gli assunti filosofici dell’AT in particolar modo il principio secondo cui “Ogni persona è Ok”. Ne segue che, nella relazione con le persone che si rivolgono a me, avvio relazioni Ok/Ok nelle quali entrambe le parti siamo in una posizione di uguaglianza nello stabilire le nostre rispettive competenze, i nostri bisogni, i desideri e le emozioni.
Utilizzo sempre nel lavoro l’approccio contrattuale che considero uno degli aspetti più validi dell’AT in quanto consente di definire, in accordo con il cliente, l’obiettivo della terapia permettendoci di mantenere la direzione nell’intervento e di valutare i progressi in itinere.