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Su questo sito troverai informazioni su di me e la mia pratica professionale, così come articoli riguardanti la psicologia e la psicoterapia. Questo sito è stato concepito principalmente per le persone che stanno prendendo in considerazione la possibilità di iniziare un percorso terapeutico. E' stato pensato per rispondere alle domande che si possono avere sulla psicoterapia e per trattare le questioni che comunemente portano le persone a rivolgersi ad uno psicologo o ad un terapeuta. Spero che troverai qui informazioni utili e interessanti.

Il mio obiettivo è offrire sempre un servizio migliore a tutti coloro che, per i più svariati motivi, approdano qui. Grazie del tempo che dedicherai alla lettura e non
esitare a contattarmi telefonicamente o tramite e-mail per porre domande, chiarirti dubbi o esprimere opinioni.



Elenco di tutte le fobie più comuni e meno comuni

Ablutofobia: paura di bagnarsi o lavarsi
Acarofobia: paura di avere prurito o degli insetti che causano prurito
Acatartofobia: paura dello sporco e della polvere
Acluofobia: paura dell'oscurità
Acousticofobia: paura dei rumori
Acrofobia: paura delle altezze, dei luoghi alti
Aeroacrofobia: paura dei posti alti e aperti
Aerofobia: paura delle correnti d'aria, di inghiottire aria, di respirare aria contaminata, paura di volare
Aeronausifobia: paura di vomitare a causa del mal d'aria
Afefobia: paura del contatto, di esser toccati
Agliofobia: paura di provare dolore fisico
Agorafobia: paura degli spazi aperti o dei luoghi affollati (da agorà, piazza)
Agrizoofobia: paura degli animali selvatici
Agyrofobia: paura delle strade o di attraversare le strade
Aicmofobia: paura degli oggetti acuminati e taglienti
Ailurofobia: paura dei gatti
Alectorofobia: paura dei polli
Algofobia: vedi agliofobia
Alliumfobia: avversione per l’aglio
Amartofobia: paura di sbagliare o peccare
Amatofobia: paura della polvere
Amaxofobia: paura di guidare un'automobile
Ambulofobia: paura di camminare
Amnesifobia: paura di soffrire di amnesia
Amycofobia: paura dei graffi o di essere graffiato
Anablefobia: paura di guardare in alto
Anchilofobia: paura dell’immobilità di un’articolazione
Androfobia: paura, avversione, antipatia per gli uomini (maschi)
Anemofobia o ancraofobia: paura del vento, delle correnti d’aria
Anginofobia: paura di soffocare
Aracnofobia o aracnefobia: paura dei ragni
Astrafobia: paura degli agenti atmosferici (tuoni, lampi)
Astrofobia: paura delle stelle e dello spazio
Athazagorafobia: paura di essere dimenticati o ignorati, o di dimenticare
Aurofobia: paura dell’oro
Automatonofobia: paura di tutto ciò che riproduce sembianze umane (bambole, burattini
Aviofobia o aviatofobia: paura di volare (paura degli aerei)
Bacillofobia: paura dei microbi
Batracofobia: paura delle rane e degli anfibi
Bibliofobia: paura dei libri
Brodrimofobia: paura degli odori del corpo
Brontofobia: fobia dei temporali
Calliginefobia: paura, antipatia, difficoltà a rapportarsi con donne belle
Cainofobia: paura di fallire
Catisofobia: paura di sedersi
Ceraunofobia: paura dei tuoni
Chaetofobia: paura dei capelli
Cimofobia: paura, avversione per le onde del mare
Cinofobia;paura dei cani Claustrofobia: paura degli spazi chiusi, stretti, angusti
Cleptofobia: paura di commettere un furto
Climacofobia: timore delle scale a chiocciola o di cadere dalle scale
Clinofobia: paura di andare a letto
Cometofobia: paura delle comete
Courlofobia: paura dei clown
Cristallofobia: avversione, paura del vetro, dei cristalli
Cromatofobia o cromofobia: paura dei colori
Cyberfobia: paura, avversione dei computer o di lavorare al computer
Decidofobia: paura di prendere decisioni
Demofobia: paura della folla
Dendrofobia: paura degli alberi
Dextrofobia: paura degli oggetti alla destra del corpo
Edonofobia: paura di provare piacere fisico
Eisoptrofobia: paura degli specchi
Elasmofobia: paura degli squali
Eleuterofobia: paura della libertà
Epistemofobia: paura della conoscenza
Ergofobia: paura di lavorare
Eufobia: paura di sentire buone notizie
Eurotofobia: paura dei genitali femminili
Fagofobia: paura di mangiare (o di essere mangiati)
Fobofobia: paura di aver paura
Hippopotomonstrosesquippedaliofobia: paura delle parole lunghe
Iatrofobia: paura dei medici Idrofobia: paura dell'acqua
Italofobia: paura di tutto ciò che riguarda l’Italia
Katagelofobia: paura del ridicolo
Kenofobia: Paura del vuoto e degli spazi vuoti
Leucofobia: paura del colore bianco
Lilapsofobia: paura dei tornado e degli uragani
Mascafobia: paura delle maschere
Megalofobia: paura delle cose grandi
Melanofobia: paura del colore nero
Metrofobia: paura delle poesie
Nefofobia: paura delle nuvole
Necrofobia: paura della morte o di corpi morti
Nictofobia: paura dell'oscurità
Nosocomefobia: paura degli ospedali
Obesobofobia: paura di ingrassare
Ofidiofobia: paura dei serpenti
Ommetafobia: paura degli occhi
Omofobia: paura, avversione, razzismo verso persone omosessuali, di essere considerato o di diventare omosessuale
Ornitofobia: paura degli uccelli
Pantofobia: paura di tutto
Pediofobia: paura delle bambole
Pedofobia: paura dei bambini
Pendofobia: paura degli orologi a pendolo
Pirofobia: paura del fuoco
Rupofobia: paura dello sporco e di ciò che non è igienico, dalla quale spesso deriva l'ossessione a pulire
Sciofobia: paura delle ombre
Scolecifobia: paura dei vermi
Scotofobia: paura del buio
Simmetrofobia: paura delle cose simmetriche
Talassofobia: paura del mare (di annegare)
Tanatofobia: paura ossessiva della morte
Tricofobia: paura dei capelli
Triscaidecafobia: paura del numero 13
Uranofobia: paura del cielo
Venustrafobia: paura delle belle donne
Verbofobia: paura delle parole
Verminofobia: paura dei germi
Xantofobia: paura del colore giallo
Xenoglossofobia: Paura delle lingue straniere
Xenofobia: paura, avversione, razzismo verso gli stranieri (degli sconosciuti)
Xylofobia: Paura degli oggetti di legno o paura dei boschi
Zeusofobia: Paura degli dei
Zoofobia: paura degli animali

Quali sono le cause delle fobie?

I ricercatori sono incerti su quali siano esattamente le cause delle fobie. Tuttavia, si ritiene comunemente che alcuni fattori possano aumentare la probabilità che una fobia svilupperà.
Tali fattori includono:

La genetica : la ricerca ha dimostrato che alcune fobie possono ricorrere nelle famiglie. Ad esempio, due gemelli allevati separatamente e in posti diversi, possono sviluppare le stesse fobie. Tuttavia, molte persone con fobie non hanno parenti che soffrono di fobie.

Fattori culturali: alcune fobie si verificano solo in alcuni gruppi culturali. Un esempio è taijin kyofusho, una fobia sociale che appare quasi esclusivamente in Giappone. Si tratta del timore di offendere o danneggiare altri in situazioni sociali. Tale fobia è nettamente diversa da una tradizionale fobia sociale in cui la persona ha paura di essere personalmente messa in imbarazzo e umiliata. È pertanto possibile che la cultura svolga un ruolo nello sviluppo di una fobia.

Esperienze di vita: molte fobie sono basate su eventi reali della vita che possono essere o meno consapevolmente ricordati. Una fobia dei cani, per esempio, può derivare dall'essere stati attaccati da piccoli. Una fobia sociale si può sviluppare da un'adolescenza connotata da imbarazzo o da episodi di bullismo nell'infanzia.

È probabile che una combinazione di questi fattori possa dar luogo allo sviluppo di una fobia. Tuttavia, è necessaria molta più ricerca affinchè una conclusione definitiva possa essere raggiunta.

Fonte: Anxiety Disorder. National Institute of Mental Health. Istituto Nazionale di Salute Mentale. February 13, 2008.

Effetti emotivi e psicologici delle fobie

Una fobia è, per natura, limitata a un determinato oggetto o situazione. A differenza di altri disturbi, come il disturbo da ansia generalizzata, coloro che soffrono di fobia non sono costantemente consumati dalla preoccupazione e dalla paura. Al di là di ciò, una fobia può avere un impatto reale sulla qualità della vostra vita. Ecco cosa potreste non conoscere sugli effetti delle fobie.

Le limitazioni nella vita

Uno dei principali criteri per la diagnosi di uno fobia è che essa limita la vita. A seconda di quale sia la vostra fobia, vi potreste trovare a fare una vera e propria battaglia per eseguire commissioni, uscire con gli amici o addirittura andare a lavorare ogni giorno. Queste limitazioni possono farvi sentire isolati. Vi potreste chiedere perchè non siete come tutti gli altri. Potreste avere problemi a mantenere dei rapporti di amicizia. Potreste rinchiudervi e sentirvi depressi.

L'imbarazzo

Le fobie possono causare situazioni scomode e imbarazzanti. Come spiegare al tuo migliore amico che non potrai mai andarlo a trovare a casa sua, perché possiede un cane? Come rifiutare un viaggio alle Bahamas, con un nuovo partner, perché non si riesce a salire su un aereo? La fobia sociale può essere particolarmente difficile da gestire, perché la paura alla base è di un'umiliazione. Avere una reazione fobica può essere umiliante, rafforzando la paura e rendendo la fobia di più difficile da gestire.

Sensazione di essere fuori controllo

Forse una delle peggiori componenti emotive di una fobia è la sensazione di essere fuori controllo. Probabilmente capite che la vostra fobia è irrazionale, ma non importa quanto duramente si provate, non riuscite a tenerla sotto controllo e probabilmente vi chiedete cosa vorrebbe dire vivere semplicemente la vostra vita senza preoccuparvi del fatto che possiate entrare in contatto con quello che vi terrorizza.

Impotenza

La sensazione di impotenza può comparire quando vi rendete conto che la vostra fobia è fuori controllo. Potreste sentire che non c'è niente che potete fare per guarire. Potreste supporreno che avrete per sempre la vostra fobia. Potreste desiderare che le cose siano diverse, ma sentire che non lo saranno mai.

Se la vostra fobia sta causando uno qualsiasi di questi pensieri o sentimenti, è importante intervenire con un trattamento. Come ogni disagio psicologico, è facile per una fobia avere un impatto che va di gran lunga al di là dei suoi sintomi di base. Affrontare le fobie in terapia può contribuire a ridurre i sentimenti negativi di vergogna e di impotenza.

Fonte: American Psychiatric Association. Diagnostic and statistical manual of mental disorders (4th Ed.) . (1994). Washington, DC: Author.

Fobia: definizione e sintomi

Cos'è una fobia

Una fobia è definita come un timore, intenso e irrazionale, di un oggetto o di una situazione che non costituisce un pericolo reale o che lo costituisce in minima parte. A prima vista, una fobia può sembrare simile a un normale paura, ma è a seconda di quanto una persona ne è colpita che determina se quella paura è diventata una fobia.

Quali sono i sintomi

I sintomi di ogni persona sono in parte differenti. Tuttavia, almeno alcuni dei seguenti sintomi saranno presenti nel corso di una reazione fobica:
Vertigini, battito cardiaco accelerato, tremore, o altre risposte fisiche incontrollabili
Sensazione di terrore, spavento o panico
Preoccupazione; incapacità di distogliere il focus dalla situazione temuta
Intenso desiderio di fuggire dalla situazione

Differenza tra Doc e Fobie

Sebbene le paure del disturbo ossessivo compulsivo siano spesso simili alle fobie, vi sono delle differenze tra i due disturbi. Coloro che soffrono di una fobia generalmente non pensano molto all'oggetto della paura a meno che essi non se lo trovino di fronte. Al contrario, le persone con disturbo ossessivo compulsivo spesso riportano pensieri intrusivi che appaiono anche quando essi sono tranquilli e rilassati.

E' comune per le persone con disturbo ossessivo-compulsivo evitare un determinato oggetto o situazione, così come per le persone con fobie. Tuttavia, il disturbo ossessivo-compulsivo, a differenza di una fobia o di altri disturbi d'ansia, è caratterizzato da una costante preoccupazione, da paura persistente, anche quando si è lontani dalla situazione temuta. Coloro che ne soffrono mettono in atto elaborati rituali spesso legati al pensiero ossessivo, noti come compulsioni, che essi sentono di dover fare al fine di ridurre l'ansia.

Le persone con una fobia o con altri disturbi d'ansia, d'altro canto, di solito non pensano tanto all'oggetto o alla situazione temuta a meno che non vengano esposte ad essi in qualche modo. Possono provare paura per un evento imminente che è collegato alla fobia, ad esempio tenere un discorso in pubblico, ma non sperimentano un'esperienza persistente di paura nella vita quotidiana.

I miei ambiti di intervento

  • Ansia, fobie, attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo
  • Depressione, lutto
  • Difficoltà relazionali
  • Dipendenze
  • Disturbi di personalità
  • Eventi critici ed esperienze traumatiche: incidenti e infortuni, malattie, ospedalizzazioni, Interventi chirurgici, maltrattamenti, molestie e abusi, abbandono e perdite, separazioni, calamità naturali, aggressioni e rapine, guerre, suicidio di conoscenti, amici o familiari, bullismo e cyberbullismo, aborti, infertilità, morte intrauterina fetale, traumi relazionali infantili.
  • Homesickness: problemi e disagi vissuti dagli expat ossia gli italiani che vivono all'estero.
  • Lipedema e Linfedema: disagi psicologici correlati alle due patologie
  • Obesità, fame nervosa, anoressia, bulimia
  • Problemi d coppia, sostegno in caso di separazione e divorzio
  • Problemi di infertilità, sostegno individuale e di coppia nei percorsi di Procreazione Medicalmente Assistita
  • Problemi familiari, problemi comportamentali dei figli
  • Stress, dolore cronico, disturbi psicosomatici

Come lavoro


I miei interventi sono rivolti ad individui (bambini, adolescenti, adulti), coppie e famiglie secondo modalità e tempi che vengono definiti e concordati all'inizio del percorso e in funzione della richiesta d'aiuto della/e persona/e.

Nel mio lavoro utilizzo un approccio umanistico integrato, con specifico riferimento ai seguenti modelli: esperienziale, cognitivo-comportamentale, interpersonale e psicodinamico, con speciale focalizzazione sull'Analisi Transazionale.

I principi guida del mio modello di intervento sono:
>il rispetto della libertà e della responsabilità della persona per le scelte che fa
>la persona come centro di riferimento per qualsiasi intervento
>l'importanza del terapeuta come co-creatore responsabile, con l'altra persona delle modalità di intervento.

In termini generali mi riferisco agli assunti filosofici della Analisi Transazionale di tipo umanistico:
-Ognuno è Ok
-Ognuno ha la capacità di pensare
-Ognuno decide il proprio destino, e queste decisioni possono essere cambiate.

Tradotto nell’esercizio quotidiano della mia professione, nei diversi ambiti in cui questa si esplica, sono “respons-abile” del mio operato, e ritengo le persone con cui mi relaziono altrettanto capaci di essere “respons-abili” del loro operato.


Di cosa mi occupo

Svolgo l'attività di psicoterapeuta libero professionista presso il mio studio di Roma.


Ho collaborato come docente presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Transazionale (SSPT) di Latina e al Master di primo livello in counselling socio-educativo promosso dalla SSPT in collaborazione con l'IFREP.


Ho collaboro con la Scuola di Specializzazione IFREP per gli esami di specializzazione in psicoterapia e CTA, in qualità di esaminatrice EATA.



Sono stata consulente psicologa dal 2005 al 2014 presso la Comunità Terapeutica Riabilitativa per pazienti psichiatrici "Villa Maddalena", Castel Madama, Roma.

Ho collaborato per un breve periodo di tempo con l'Associazione "Habitat per l'Autismo onlus" in qualità di terapista comportamentale per l’insegnamento a persone con autismo in ambiente familiare e scolastico, attraverso l'utilizzo di tecniche che integrano il metodo ABA e la strategia T.E.A.C.C.H.



Sono iscritta all'Albo dell' Ordine degli Psicologi del Lazio, n°10631 e inserita nella lista degli Psicoterapeuti