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Le emozioni dei figli di genitori separati: RABBIA

RABBIA

Il problema

I bambini i cui genitori stanno divorziando possono avere tanto per cui essere arrabbiati. Quasi ogni bambino che sta attraversando il divorzio dei genitori è un bambino arrabbiato. Ci possono essere delle eccezioni, ma non molte. Non sottovalutate se il vostro bambino sembra adeguarsi al divorzio senza rabbia. Molti bambini, che sono il ritratto della calma, che mostrano anche un comportamento allegro nei confronti del divorzio stanno ribollendo dentro e in seguito potrebbero esprimere la loro rabbia in modi distruttivi, come la depressione (i professionisti della salute mentale la chiamano "rabbia rivolta verso l'interno"), l'abuso di sostanze, e/o la delinquenza. Inoltre, la rabbia repressa si mostra spesso mascherata da malattia, ad esempio, mal di testa, insonnia, nausea e diarrea.

Cosa fare

Trovate dei modi attraverso i quali sia voi che i vostri figli possiate meglio comprendere la rabbia. Principalmente è necessario per entrambi comprendere che la rabbia è un sentimento normale, opportuno, e salutare. Né voi né il vostro bambino dovete cercare di reprimere i sentimenti di rabbia. Ciò che entrambi dovete fare è sviluppare modi sani di affrontare la rabbia come comportamento, in modo che essa non danneggi persone o cose.

Tutti noi possiamo trarre beneficio dal parlare di più dei nostri sentimenti, in modo particolare i bambini arrabbiati. Il problema per voi è che questo richiede una bella corazza.

>>Ce la fareste ad ascoltare vostro figlio dire: "Sono arrabbiato con te" o "Ti odio" senza sentire il bisogno di difendervi?

>>Ce la fareste ad ascoltare vostro figlio dire: "Io odio papà (o mamma)", senza interrompere per esprimere accordo o disaccordo?

>>Ce la fareste a sentire vostro figlio parlare di come lui o lei è miserabile, senza interromperlo per risolvere il problema?

Se ce la fareste, bene. In caso contrario, è preferibile che portiate il vostro bambino da qualcuno che può aiutarlo.

La necessità di affrontare la rabbia in modo costruttivo è particolarmente cruciale con padri assenti. Ciò significa che le madri devono permettere (a volte forzando la mano) l'incontro con i padri e i padri devono permettere ai bambini di esprimere la loro rabbia direttamente. Se sei un padre assente, prova ad essere un modello per il bambino nell'espressione costruttiva della rabbia parlando della tua rabbia (ma non la rabbia verso la madre del bambino), apertamente e onestamente.

Fonte:

Getting Your Children Through Your Divorce, http://www.divorceinfo.com/

Traduzione a cura della dott.ssa Ida Bottaro

Di cosa ho bisogno da mamma e papà - Lista dei bisogni di un bambino figlio di genitori separati

La separazione o il divorzio rappresentano per i figli un momento difficile da capire, da accettare, da elaborare. Se è vero che finisce il vostro rapporto di coppia, non finisce però il vostro ruolo di genitori. Ed è questo quello che i vostri figli si aspettano da voi e che è più importante per loro. Di seguito troverete una lista di ciò che un figlio di genitori separati si aspetta dalla sua mamma e dal suo papà. Credo che possa essere utile per mettersi nei panni dei bambini e comprendere il loro punto di vista.

  • Ho bisogno che entrambi rimaniate coinvolti nella mia vita. Per favore scrivete lettere, fate telefonate, e fatemi un sacco di domande. Quando non siete presenti, io mi sento come se non fossi importante e come se in realtà non mi amaste.
  • Per favore smettete di litigare e mettetecela tutta per andare d'accordo l'uno con l'altro. Cercate di trovare un accordo sulle questioni che mi riguardano. Quando litigate per me, penso che ho fatto qualcosa di sbagliato e mi sento in colpa.
  • Voglio amarvi entrambi e voglio godere del tempo che trascorro con ciascuno di voi. Per favore supportate me e il tempo che trascorro con ciascuno di voi. Se vi comportate da gelosi o arrabbiati, mi sento come se avessi bisogno di prendere posizione e di amare di più un genitore rispetto all'altro.
  • Per favore comunicate direttamente tra di voi in modo che io non debba inviare messaggi avanti e indietro da un genitore all'altro.
  • Quando parlate dell'altro mio genitore agli altri, per favore dite solo le cose belle, o non dite niente. Quando dite cose cattive sull' altro mio genitore, mi sento come se vi aspettaste che prenda le vostre parti.
  • Vi ricordo che voglio che entrambi facciate parte della mia vita. Conto su di voi mamma e papà per sostenermi, per insegnarmi ciò che è importante e per aiutarmi quando ho dei problemi.

"What I need from my mom and dad – a child’s list of wants" from “Helping Children Understand Divorce” University of Missouri.

Introduzione e traduzione a cura della dott.ssa Bottaro

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I miei ambiti di intervento

  • Ansia, fobie, attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo
  • Depressione, lutto
  • Difficoltà relazionali
  • Dipendenze
  • Disturbi di personalità
  • Eventi critici ed esperienze traumatiche: incidenti e infortuni, malattie, ospedalizzazioni, Interventi chirurgici, maltrattamenti, molestie e abusi, abbandono e perdite, separazioni, calamità naturali, aggressioni e rapine, guerre, suicidio di conoscenti, amici o familiari, bullismo e cyberbullismo, aborti, infertilità, morte intrauterina fetale, traumi relazionali infantili.
  • Homesickness: problemi e disagi vissuti dagli expat ossia gli italiani che vivono all'estero.
  • Lipedema e Linfedema: disagi psicologici correlati alle due patologie
  • Obesità, fame nervosa, anoressia, bulimia
  • Problemi d coppia, sostegno in caso di separazione e divorzio
  • Problemi di infertilità, sostegno individuale e di coppia nei percorsi di Procreazione Medicalmente Assistita
  • Problemi familiari, problemi comportamentali dei figli
  • Stress, dolore cronico, disturbi psicosomatici

Come lavoro


I miei interventi sono rivolti ad individui (bambini, adolescenti, adulti), coppie e famiglie secondo modalità e tempi che vengono definiti e concordati all'inizio del percorso e in funzione della richiesta d'aiuto della/e persona/e.

Nel mio lavoro utilizzo un approccio umanistico integrato, con specifico riferimento ai seguenti modelli: esperienziale, cognitivo-comportamentale, interpersonale e psicodinamico, con speciale focalizzazione sull'Analisi Transazionale.

I principi guida del mio modello di intervento sono:
>il rispetto della libertà e della responsabilità della persona per le scelte che fa
>la persona come centro di riferimento per qualsiasi intervento
>l'importanza del terapeuta come co-creatore responsabile, con l'altra persona delle modalità di intervento.

In termini generali mi riferisco agli assunti filosofici della Analisi Transazionale di tipo umanistico:
-Ognuno è Ok
-Ognuno ha la capacità di pensare
-Ognuno decide il proprio destino, e queste decisioni possono essere cambiate.

Tradotto nell’esercizio quotidiano della mia professione, nei diversi ambiti in cui questa si esplica, sono “respons-abile” del mio operato, e ritengo le persone con cui mi relaziono altrettanto capaci di essere “respons-abili” del loro operato.


Di cosa mi occupo

Svolgo l'attività di psicoterapeuta libero professionista presso il mio studio di Roma.


Ho collaborato come docente presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Transazionale (SSPT) di Latina e al Master di primo livello in counselling socio-educativo promosso dalla SSPT in collaborazione con l'IFREP.


Ho collaboro con la Scuola di Specializzazione IFREP per gli esami di specializzazione in psicoterapia e CTA, in qualità di esaminatrice EATA.



Sono stata consulente psicologa dal 2005 al 2014 presso la Comunità Terapeutica Riabilitativa per pazienti psichiatrici "Villa Maddalena", Castel Madama, Roma.

Ho collaborato per un breve periodo di tempo con l'Associazione "Habitat per l'Autismo onlus" in qualità di terapista comportamentale per l’insegnamento a persone con autismo in ambiente familiare e scolastico, attraverso l'utilizzo di tecniche che integrano il metodo ABA e la strategia T.E.A.C.C.H.



Sono iscritta all'Albo dell' Ordine degli Psicologi del Lazio, n°10631 e inserita nella lista degli Psicoterapeuti