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Il mio obiettivo è offrire sempre un servizio migliore a tutti coloro che, per i più svariati motivi, approdano qui. Grazie del tempo che dedicherai alla lettura e non
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D.ssa Bottaro Psicologa Psicoterapeuta Tuscolana - Anagnina Roma

Stati dell'Io

Le interazioni interpersonali sono costituite da transazioni. Ogni transazione si compone di due parti: lo stimolo e la risposta. Le singole transazioni normalmente fanno parte di una serie. Alcune di queste serie o sequenze di transazioni possono essere dirette, produttive, sane; oppure possono essere ambigue, distruttive, malsane.

La persona, quando interagisce, lo fa da uno di tre diversi Stati dell'Io. Lo stato dell'Io è un modo specifico di pensare, sentire e comportarsi. Ogni stato dell’Io ha origine in una specifica regione del cervello. Il comportamento di una persona può venire dal suo stato dell’Io Genitore , o dallo stato dell’Io Bambino , o dallo stato dell’Io Adulto. Ogni nostra azione proviene da uno di questi tre Stati dell'Io.

IL BAMBINO. Quando siamo nello Stato dell’Io Bambino, agiamo come agirebbe il fanciullo della nostra infanzia. Non si tratta di una messa in scena: pensiamo, sentiamo, vediamo, ascoltiamo e reagiamo come un bambino di tre, o cinque, o otto anni. Gli Stati dell’Io non sono dei ruoli, ma stati dell’essere che proviamo realmente. Quando il Bambino è affettuoso o scontroso, impulsivo, spontaneo o giocoso, viene detto Bambino Naturale. Quando è pensoso, creativo, ingegnoso è detto il Piccolo Professore. Se ha paura, si sente in colpa o si vergogna è detto Bambino Adattato. Il Bambino prova tutte le emozioni: paura, amore, rabbia, gioia, tristezza, vergogna e così via. Spesso il Bambino è considerato la fonte di tutti i problemi di una persona, proprio perché è egocentrico, emotivo, potente, e fa resistenza nei confronti delle repressioni cui è soggetto crescendo.

L’Analisi Transazionale (AT) considera il Bambino come fonte di creatività, ricreazione e procreazione; l’unica fonte di rinnovamento della vita. Nei bambini si può osservare il Bambino per lunghi periodi di tempo; ma anche negli adulti, nelle situazione in cui è loro permesso di lasciar emergere il Bambino, come alle feste o alla partita. Il Bambino può affiorare, per brevi periodi, anche in altre situazioni dove può essere del tutto indesiderato, come durante importanti riunioni d’affari, o discussioni serissime, o a scuola. Nella sua forma meno auspicabile, può dominare completamente la vita, come nel caso di una persona con gravi disturbi emotivi, il cui Bambino confuso, depresso, folle o vizioso la porterà alle soglie dell’autodistruzione, con un comportamento che sfugge al suo controllo. Inoltre, il Bambino può emergere per lunghi periodi, sotto forma di depressione o dolore, come nel caso di chi abbia subito una grave perdita.

IL GENITORE. Il Genitore è come un registratore: è una raccolta di codici pre-registrati, pre-giudicati, preconcetti che indirizzano la vita. Nello stato dell’Io Genitore, la persona pensa, sente e si comporta come uno dei suoi genitori o chi ne abbia fatto le veci. Il Genitore decide, senza ragionare, come reagire alle situazioni, cosa è bene e cosa no, come si dovrebbe vivere. Il Genitore giudica a favore o contro, e può rappresentare un controllo o un sostegno. Quando il Genitore ha un atteggiamento critico è detto Genitore Normativo ; quando offre appoggio viene detto Genitore Affettivo.

Uno degli stati dell’Io può dominare la persona, con esclusione degli altri due. Ad esempio il Genitore Affettivo o Normativo può escludere gli altri stati dell’Io, e la persona non riesce ad usare il Bambino o l’Adulto, con grave svantaggio in quanto, per poter essere un essere umano pienamente funzionante, i suoi stati dell’Io devono essere disponibili quando necessario.

Se l’unico stato dell’Io funzionante è il Genitore esclusore, la persona vive senza l’ausilio del Bambino o dell’Adulto, privo quindi dei due terzi di tutto il suo potenziale.

Il Genitore utilizza vecchie "registrazioni" per risolvere i problemi ed è quindi in generale indietro di venticinque anni rispetto ai tempi (ma può essere indietro di 250 o magari di 2.500 anni). È utile quando l’Adulto non ha informazioni a disposizione o non ha il tempo per pensare. D’altra parte, il Bambino con la sua intuizione potrà trovare soluzioni innovative, che potrebbero però non essere altrettanto affidabili delle decisioni prese dall’Adulto che esamina i dati.

L’ADULTO. Nello stato dell’Io Adulto la persona funziona come un computer: opera sulla base dei dati che raccoglie e che poi memorizza o utilizza per prendere decisioni secondo un programma logico. Nello stato dell’Io Adulto la persona usa il pensiero logico per risolvere i problemi, assicurandosi che il processo non venga contaminato dalle emozioni del Bambino o del Genitore. Da ciò si potrebbe concludere che le emozioni non sono positive, mentre significa solo che per poter essere logici e razionali dobbiamo saperci tenere distinti dalle emozioni. Questo non vuol dire che essere logici e razionali sia sempre la cosa migliore. In realtà, così come un Genitore esclusore produce un essere umano incompleto, anche un Adulto esclusore ha un effetto limitante. Qualcuno obietterà, con ragione: "Io sono adulto però ho delle emozioni!". Ma essere una persona matura o adulta non è lo stesso che essere nello stato dell’Io Adulto: un bambino può essere nello stato dell’Io Adulto, così come gli adulti ben funzionanti usano di continuo il Genitore e il Bambino.

L’Adulto elabora tutti i dati che gli vengono forniti. Se i dati sono aggiornati le risposte dell’Adulto saranno tempestive e più efficaci di quanto non sia la soluzione del Genitore. Se i dati non sono corretti, il computer dell’Adulto produrrà risposte non corrette. Una funzione molto importante dell’Adulto è quella di prevedere risultati o conseguenze e di fornire una critica fattuale dei comportamenti di chi persegue gli obiettivi prescelti. Questa funzione critica è diversa da quella del Genitore Normativo, il quale si basa sui valori anziché sui fatti.

Anche le informazioni che arrivano dal Bambino possono venire accettate così come sono, senza controllo, e in questi casi si parla di illusione o fissazione. La fissazione è basata generalmente su una paura o su una speranza del Bambino, accettata dall’Adulto come realtà. Ad esempio, se una persona si convince che il governo sta cercando di avvelenarla, con tutta probabilità ciò si basa sulle paure del Bambino che il suo Adulto accetta, piuttosto che su dati oggettivi. In Analisi Transazionale un processo molto importante è la decontaminazione dell’Adulto.

LE VOCI NELLA TESTA. Come si ricorderà, lo stato dell’Io Genitore è come un registratore che contiene affermazioni preconcette, pre-giudicate, pre-programmate. Queste "registrazioni" possono venire avviate se siamo nello stato dell’Io Adulto o Bambino e noi le sentiamo come delle "voci nella testa". L’ascolto di queste registrazioni del Genitore può essere piacevole o no, a seconda del Genitore che le ha prodotte. In altre teorie della personalità, le temibili voci del Genitore Normativo sono definite come super-Io severo, o trappole cognitive, scarsa autostima, protettore punitivo o aspettative catastrofiche.

Il Genitore Normativo dice cose umilianti del tipo: "Sei cattivo, stupido, brutto, pazzo e malato; non hai scampo, non sei OK" Il Genitore Affettivo ama incondizionatamente il Bambino e dice cose come: "Ti voglio bene," "Sei un vincitore," "Sei in gamba," "Sei una principessa" o "Sei una bellezza." Talvolta il Genitore Normativo esercita il controllo sul Bambino impedendogli di essere contento di se stesso. Se il Bambino vuol essere amato, il Genitore Normativo gli dice: "Non lo meriti." Se il Bambino vuole dare amore, il Genitore Normativo magari gli dice "Non è desiderato." Se il Bambino fa controvoglia un lavoro ingrato, il Genitore Normativo gli dirà: "È il meglio che tu possa fare, dal momento che sei pigro." Se il Bambino tira fuori un’idea nuova che contrasta con vecchi schemi, il Genitore Normativo potrà rispondere: "Devi essere pazzo a pensare in quel modo." Il Genitore Normativo può farci sentire non OK e costringerci a fare cose che non vogliamo fare. Per contrapporsi a questo tipo di Genitore Normativo occorre imparare a sviluppare il proprio Genitore Affettivo, l’Adulto o il Bambino Naturale.

L’ egogramma ci aiuta a rivelare la forza relativa degli stati dell’Io di una persona in ogni momento. Questo è molto utile per mostrare schematicamente il modo in cui una persona cambia col tempo e in particolare come riesce a ridurre l’influenza del Genitore Normativo facendo crescere il Genitore Affettivo, l’Adulto o il Bambino.

Compilato dal ITAA Development Committee Task Force on Transactional Analysis Core Concepts (tradotto da Claudia Chiaperotti).

I miei ambiti di intervento

  • Ansia, fobie, attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo
  • Depressione, lutto
  • Difficoltà relazionali
  • Dipendenze
  • Disturbi di personalità
  • Eventi critici ed esperienze traumatiche: incidenti e infortuni, malattie, ospedalizzazioni, Interventi chirurgici, maltrattamenti, molestie e abusi, abbandono e perdite, separazioni, calamità naturali, aggressioni e rapine, guerre, suicidio di conoscenti, amici o familiari, bullismo e cyberbullismo, aborti, infertilità, morte intrauterina fetale, traumi relazionali infantili.
  • Homesickness: problemi e disagi vissuti dagli expat ossia gli italiani che vivono all'estero.
  • Lipedema e Linfedema: disagi psicologici correlati alle due patologie
  • Obesità, fame nervosa, anoressia, bulimia
  • Problemi d coppia, sostegno in caso di separazione e divorzio
  • Problemi di infertilità, sostegno individuale e di coppia nei percorsi di Procreazione Medicalmente Assistita
  • Problemi familiari, problemi comportamentali dei figli
  • Stress, dolore cronico, disturbi psicosomatici

Come lavoro


I miei interventi sono rivolti ad individui (bambini, adolescenti, adulti), coppie e famiglie secondo modalità e tempi che vengono definiti e concordati all'inizio del percorso e in funzione della richiesta d'aiuto della/e persona/e.

Nel mio lavoro utilizzo un approccio umanistico integrato, con specifico riferimento ai seguenti modelli: esperienziale, cognitivo-comportamentale, interpersonale e psicodinamico, con speciale focalizzazione sull'Analisi Transazionale.

I principi guida del mio modello di intervento sono:
>il rispetto della libertà e della responsabilità della persona per le scelte che fa
>la persona come centro di riferimento per qualsiasi intervento
>l'importanza del terapeuta come co-creatore responsabile, con l'altra persona delle modalità di intervento.

In termini generali mi riferisco agli assunti filosofici della Analisi Transazionale di tipo umanistico:
-Ognuno è Ok
-Ognuno ha la capacità di pensare
-Ognuno decide il proprio destino, e queste decisioni possono essere cambiate.

Tradotto nell’esercizio quotidiano della mia professione, nei diversi ambiti in cui questa si esplica, sono “respons-abile” del mio operato, e ritengo le persone con cui mi relaziono altrettanto capaci di essere “respons-abili” del loro operato.


Di cosa mi occupo

Svolgo l'attività di psicoterapeuta libero professionista presso il mio studio di Roma.


Ho collaborato come docente presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Transazionale (SSPT) di Latina e al Master di primo livello in counselling socio-educativo promosso dalla SSPT in collaborazione con l'IFREP.


Ho collaboro con la Scuola di Specializzazione IFREP per gli esami di specializzazione in psicoterapia e CTA, in qualità di esaminatrice EATA.



Sono stata consulente psicologa dal 2005 al 2014 presso la Comunità Terapeutica Riabilitativa per pazienti psichiatrici "Villa Maddalena", Castel Madama, Roma.

Ho collaborato per un breve periodo di tempo con l'Associazione "Habitat per l'Autismo onlus" in qualità di terapista comportamentale per l’insegnamento a persone con autismo in ambiente familiare e scolastico, attraverso l'utilizzo di tecniche che integrano il metodo ABA e la strategia T.E.A.C.C.H.



Sono iscritta all'Albo dell' Ordine degli Psicologi del Lazio, n°10631 e inserita nella lista degli Psicoterapeuti